Molti clienti con cui lavoro mi chiedono come gestire le abitudini, poiché rappresentano un fattore critico di successo nella loro attività professionale o imprenditoriale.
Spesso le abitudini ostacolano cambiamenti e progetti. Il loro impatto sulla fase realizzativa e sull'operatività quotidiana è rilevante, causa di rallentamenti, diseconomie e dispendio di risorse.
Ho quindi deciso di dedicare approfondimenti specifici articoli su questo tema, portando la mia esperienza professionale con professionisti, imprenditori, manager, atleti e sportivi. Con indicazioni concrete sulle abitudini che hanno un impatto sulla costruzione del risultato.
Nel post Come gestire le abitudini che vuoi o devi cambiare ho affrontato in modo specifico l'argomento abitudini: cosa sono, perché sono importanti, quale utilità hanno e quali problemi possono comportare. E ancora: come nasce un'abitudine, come cambiarla a tuo vantaggio e come consolidarla.
In questo post il focus è su alcune abitudini fallimentari, molto diffuse, che rendono difficile o impossibile ottenere i risultati desiderati. Abitudini da evitare o eliminare.
Quello che ottieni non dipende solamente da quello che fai, ma da quello che non fai. E quello che non fai si consolida attraverso le abitudini.
In più di trent'anni di lavoro come formatore e coach ho potuto fare un inventario corposo di abitudini funzionali e non funzionali e ne ho individuate alcune che hanno un grande impatto sul risultato.
Partiamo da quelle disfunzionali: abitudini-killer da abbandonare subito se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi. Sabotatori dei tuoi progetti e dei risultati che puoi ottenere.
Mancanza o non chiarezza di obiettivi
L'abitudine di non porsi obiettivi o di non definirli correttamente (trovi indicazioni specifiche nel post Come definisci i tuoi obiettivi?) è alla base dell'insuccesso.
Se non definisci i tuoi obiettivi paghi un prezzo molto elevato: bruci energie e risorse, perdi motivazione e fai naufragare i tuoi progetti.
Rimandite
Ti è capitato di continuare a rinviare una decisione? Magari semplicemente perchè sei impantanato in abitudini consolidate?
A volte ci sono decisioni "scomode" da prendere, che ti portano fuori dalla tua zona di comfort, per le quali ti senti a disagio e che non vorresti prendere ...o prenderesti solo se fosse l'ultima spiaggia. Continui a rinviare la decisione, sperando che accada qualcosa o che "le cose si mettano a posto da sole" e "tutto si risolva".
Se non decidi qualcuno lo farà al posto tuo, le cose andranno avanti a prescindere da te e allora sarà veramente difficile, perchè saranno state determinate da altri.
Perfezionismo
Fare le cose per bene e puntare all'eccellenza è indispensabile per migliorare nella vita, nel lavoro, nello sport. Ma il perfezionismo genera inutile stress, allunga tempi di realizzazione e può diventare una pesante zavorra.
Ci sarà sempre un modo per migliorare un'idea, un progetto, un'attività, ma il perfezionismo ne inficia, di fatto, la realizzazione. E può diventare un alibi per alimentare la rimandite (se una cosa non è perfetta non può essere attuata e quindi va rinviata...)
Accentrite
Questa abitudine fallimentare è ben definita dall'espressione dialettale "faso tuto mi!".
Volerti occupare di tutto in prima persona è una trappola letale che impedisce di ottenere il risultato in modo efficiente. Questo errore si fonda sull'equivoco "nessuno può farlo meglio di me e se faccio tutto io risparmio tempo". È una valutazione miope e se guardi la cosa in prospettiva ti rendi immediatamente conto che la posta in gioco è ben più importante.
Il valore economico delle tue competenze e del tuo tempo è speso male, a maggior ragione se lo dedichi a qualcosa che non ti compete e che può fare meglio un professionista. E quando la complessità delle cose che devi gestire aumenta diventa impossibile fare tutto da soli.
Tuttite
La (pessima) abitudine a dire “sì” a tutto senza fare una selezione è devastante.
Il risultato è diventare un collettore di una quantità di cose irrilevanti e inutili, stressanti attività collaterali che assorbono tonnellate di energie, un "raccogli-tutto-per-non-perdere-opportunità-perchè-non-si-sa-mai".
E perdere inesorabilmente il controllo.
Modalità always on
Sei sempre connesso? Rispondi alle mail a tutte le ore? Sei costantemente collegato ai social network?
E (non so se conosci gli effetti) usi smartphone o tablet anche quando sei a letto, magari proprio prima dormire?
Tutto questo sottopone il tuo sistema nervoso a un bombardamento di stimoli che ti mantengono attivato e ti impediscono di creare le condizioni necessarie per il riposo.
Ma questa è solo una parte della storia. lo schermo dei dispositivi elettronici emette onde corte di luce blu che provoca un’alterazione nella produzione di melatonina, un ormone molto importante che regola il ritmo circadiano. La sua secrezione viene regolata dalla luce: quando lo stimolo luminoso arriva alla retina viene trasmesso un segnale all'epifisi, che ne inibisce la secrezione. Al contrario, il buio ne stimola il rilascio. Dato che la melatonina ha un effetto sedativo, il cervello la utilizza come una sorta di segnale per informare l'organismo che è giunto il momento di dormire e riposare.
Usare smartphone o tablet prima di dormire interferisce con la tua capacità di addormentarti e compromette la qualità stessa del tuo sonno, con effetti ben noti: deficit energetico, difficoltà di concentrazione, scarsa reattività, irritabilità.
Alimentazione "ad minchiam" (cit)
Mangi senza pensare a quello che mangi? Mangi in modo sregolato? Ti capita di saltare i pasti o di trangugiare un panino al volo, in piedi o magari guidando? Le tue giornate sono costellate di snack e schifezze industriali?
Se mangi male il tuo stato psico-fisico ne risentirà e sarà più faticoso svolgere ogni attività. La qualità dell'alimentazione influisce sulla qualità della vita, sulla capacità di svolgere la propria attività in modo efficiente e raggiungere determinati risultati, in qualsiasi ambito.
Mangiare senza criterio - nel cosa, nel come, nel quando - e non prenderti cura di questo aspetto ti impedisce di stare bene e di produrre risultati in modo efficiente.
No fitness
Non ti prendi cura della tua forma fisica? Non pratichi nessuna attività sportiva nel tuo tempo libero? Sei un praticante assiduo di divanite e fai una vita "sedimentaria"?
Non occuparti della tua forma fisica è un'abitudine distruttiva, sia nell'immediato che in prospettiva, per la qualità della vita e dei risultati che puoi ottenere. Se non sei in forma fisicamente non puoi dare il meglio di te neanche mentalmente e i tuoi risultati ne risentiranno inevitabilmente.
Inconsapevolezza
La mancanza di consapevolezza - il non osservare e comprendere quello che fai ogni giorno e le relative conseguenze - è un'abitudine letale. Come fai a decidere se e come cambiare un comportamento disfunzionale se non ne prendi consapevolezza?
Per qualcuno è un'abitudine radicata a livello inconscio, per altri è una scelta deliberata (può essere "comodo", la consapevolezza ti dà responsabilità). Di certo se non sai cosa fai e dove sei non puoi decidere dove andare e cosa fare per arrivarci.
Sono Gabriele Zanaria: aiuto imprenditori, manager, professionisti e atleti a raggiungere i loro obiettivi.
Contattami: rispondo personalmente a ogni messaggio.