Definire gli obiettivi è il fondamento per ottenere i risultati desiderati. Può sembrare una cosa scontata, ma nella mia esperienza di Coach e Formatore ho verificato che non lo è per nulla.
Non definire correttamente gli obiettivi è una "pratica" molto diffusa, alla base di molti insuccessi. Il prezzo che si paga è elevato: dispendio di energie e risorse (di ogni tipo), demotivazione, conflitti, progetti che vanno a picco... e molto altro.
Perché non si raggiungono gli obiettivi? Quali sono le trappole da evitare?
Come costruire gli obiettivi, in modo da renderli ad elevata possibilità di realizzazione?
Come farne la base per ottenere performance e risultati voluti?
Perché gli obiettivi sono così importanti
Molte sono le ragioni:
- Ti consentono di identificare con precisione ciò che vuoi ottenere.
- Danno ordine a ciò che devi fare.
- Creano focus, ti mobilitano e incanalano le tue energie nella direzione necessaria Indirizzano la tua attenzione verso “ciò che serve” per realizzarli.
- Ti consentono di misurare la progressione e intervenire, adeguando le azioni, nei modi e tempi opportuni.
- Danno un motivante senso di compimento alle tue azioni.
A una condizione: che siano “efficaci”. Per “efficace” intendiamo un obiettivo che ha un’alta probabilità di trasformarsi in risultato, in quanto costruito secondo determinati criteri.
Le caratteristiche di un obiettivo efficace
Per essere efficace un obiettivo deve essere ben-formato. Cosa significa? Che deve avere determinati requisiti.
Espresso in positivo
L'obiettivo deve definire cosa vuoi ottenere (non cosa "non vuoi"). La ragione? Te la racconto con un esempio.
In una squadra di calcio, stavo lavorando con un difensore centrale (in questo ruolo un errore può costare particolarmente caro...). La domenica si sarebbe trovato di fronte un attaccante molto veloce, forte nel dribbling, che conosceva molto bene avendolo già affrontato.
Il dialogo tra me e il calciatore:
- Qual è il tuo obiettivo con .............. domenica prossima?
- Non farmi saltare
- Quando pensi "non farmi saltare" cos'hai in mente?
- Non mi salta!
- E che immagine hai mentre ti dici "non mi salta"?
- Eh... lui che sta provando a saltarmi...
- E...?
- Faccio fatica a tenerlo... anche perchè c'è già riuscito un paio di volte nel girone di andata... me lo ricordo bene... e per poco non segna :-/
- E come ti senti ripensandoci?
- Non proprio sicuro (sorriso)
- Ok. Se non vuoi farti saltare, cosa vuoi? Intendo cosa vuoi fare accadere?
- Tenerlo
- Quindi cosa puoi dirti per riuscire a farlo?
- Lo tengo (mentre lo dice cambia postura: petto alto, sguardo avanti e fa un bel respiro)
- Come ti vedi mentre lo tieni?
- Concentrato e forte. Non riesce ad andare via... deve arretrare.
- Come ti senti?
- Pronto.
Ecco, abbiamo creato le condizioni per realizzare l'obiettivo. Averlo definito in positivo (cosa vuoi ottenere) è stato il primo passo per la prestazione, poi messa in campo.
Sotto la tua responsabilità/controllo
Focalizzati su cosa vuoi e puoi fare tu, poni l'accento su te stesso (ti consiglio il post Ottieni i risultati che desideri).
Se hai a che fare con fattori o variabili al di fuori del tuo controllo, agisci su ciò che puoi ricondurre a te o che puoi comunque influenzare. Amplia la tua sfera di influenza.
Formulato in termini di risultato (specifico e misurabile)
Un obiettivo generico non è un obiettivo, è un bersaglio non a fuoco, una sagoma indefinita che disperde energie e risorse.
Il principio è la massima concretezza: qual è il punto di arrivo, il risultato tangibile da ottenere?
L'obiettivo deve avere indicatori precisi di riuscita: concreti, rilevabili e osservabili.
Tempificato
La differenza tra un desiderio e un obiettivo è netta: un obiettivo ha una scadenza, un tempo entro il quale deve essere ottenuto. Solo così puoi decidere cosa devi fare per raggiungerlo entro quel termine e come procedere per reperire le risorse necessarie.
Lavorando, per esempio, in azienda con le vendite, questo è un punto impegnativo da "smarcare". Perché significa prendersi la responsabilità di realizzare l'obiettivo in un periodo specifico, definire la strategia per ottenerlo e fare un piano d'azione. Un punto necessario per trasformarlo in risultato.
Impegnativo e raggiungibile
Per attivarti un obiettivo deve essere stimolante e richiedere impegno per essere raggiunto (altrimenti è noia) e, nello stesso tempo, realistico (se è irraggiungibile non ci si mette neanche all'opera e si "stacca").
Ricorda: impegnativo e (non "o") raggiungibile: questo è il mix che lo rende motivante.
Ecologico
Cosa intendiamo per “ecologico”? Questo termine è poco consueto, eppure di grandissima rilevanza. Quando parliamo di ecologia pensiamo alle relazioni tra gli elementi di un ambiente, di un sistema e al loro equilibrio.
Ecologico significa in armonia con i propri principi e valori, sostenibile e in grado di migliorare l’individuo e l’ambiente in cui agisce, senza metterli “a repentaglio” e salvaguardandone le peculiarità positive. Un obiettivo è ecologico se quanto richiesto per ottenerlo (il "prezzo") è adeguatamente compensato dai vantaggi nell'ottenerlo.
Se per raggiungere un obiettivo commerciale lavori sedici ore al giorno e metti a repentaglio le relazioni con i tuoi colleghi e/o la tua famiglia l'obiettivo non è ecologico. Se un progetto extra-professionale ti occupa mente e tempo più del tuo lavoro... probabilmente stai creando le condizioni per perdere il tuo lavoro e non avere più entrate. A meno che tu faccia di quel progetto un'attività che ti dia mezzi di sussistenza, sicuramente non c'è ecologia dell'obiettivo.
Ricorda che se l'ecologia non viene rispettata si possono produrre sconquassi a livello personale e ambientale-relazionale. Se questa caratteristica viene a mancare l’obiettivo stesso è a rischio.
Flessibile
Un obiettivo ben formato è adattabile in caso di cambio significativo di condizioni.
Questo è un aspetto importante che, nella mia esperienza, molto raramente ho trovato considerato con la giusta attenzione. Troppo spesso vedo persone, team, aziende "morire" per mantenere l'obiettivo stabilito in partenza quando le condizioni che lo avevano generato sono drasticamente cambiate, rendendolo di fatto irraggiungibile e assolutamente non ecologico.
Bisogna agire con intelligenza, sapendo adeguare l'obiettivo alle nuove condizioni per poterlo realizzare, con la flessibilità necessaria.
Per formare correttamente i tuoi obiettivi rispondi a queste domande:
- Cosa voglio raggiungere/ottenere?
- È sotto la mia responsabilità/controllo?
- Come saprò di averlo ottenuto? Come misuro la riuscita?
- Entro quando voglio ottenerlo?
- È impegnativo e realistico?
- È ecologico (per me – per le persone coinvolte)? Migliora chi sono? Salvaguarda l’ambiente in cui opero?
- In caso di cambio significativo di scenario può essere modificato mantenendo la coerenza con l’obiettivo originario?
Sono Gabriele Zanaria: aiuto imprenditori, manager, professionisti e atleti a raggiungere i loro obiettivi.
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